HOME – BLOG – I VIAGGI DEL FABBRO FRANZ – New York in 10 giorni: cosa abbiamo visto
In questo articolo ti racconteremo cosa abbiamo visto a New York in 10 giorni.
Sei pronto? Si comincia!
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Quando siamo arrivati per la prima volta a Times Square eravamo in pieno jet leg e completamente frastornati perciò non ce la siamo goduta a pieno. Nei giorni dopo ci siamo ricapitati più volte e abbiamo potuto viverla in diversi momenti della giornata: la mattina presto, a mezzogiorno, la sera e una volta anche con la pioggia.
Non si puo’ certamente dire che sia una bella piazza (anche perché in verità è un incrocio) ma ha un fascino tutto suo. La quantità di schermi a led sempre accesi, la quantità di persone che la attraversano o che si fermano a scattare foto come noi, la quantità di negozi e ristoranti che la circondano, ne fanno una parte fondamentale di New York.
Il Rockfeller Center è un complesso di edifici, grattacieli, ristoranti e negozi in cui è impossibile non imbattersi. A noi è piaciuto molto passeggiare qui con il naso all’insù e poi entrare nei vari negozi come il Lego Store, ma sopratutto il Far Schwarz. Anche in questa zona ci siamo ricapitati più volte perché è impossibile non volerci ritornare!
Per vedere tutto Central Park servirebbero almeno due giorni e delle buone gambe. Eh sì, perché Central Park non è solo il parco pubblico più grande di tutta New York, è anche un parco dove ci sono diverse cose da vedere come la statua di Balto o la statua di Alice nel Paese delle Meraviglie. Ci sono anche molte attività da poter fare come il giro in barca o il giro in bicicletta con le bici noleggio. Noi abbiamo deciso (grazie all’itinerario di Giada Pellizzari) di fare un mini giro (per il quale abbiamo comunque impiegato più di tre ore) e di pranzare con un’insalata su una delle moltissime panchine che si trovano lungo i sentieri.
Passeggiare qui è stata un’esperienza meravigliosa fin dal primo momento in cui siamo entrati. Abbiamo visto decine di scoiattoli passarci davanti, arrampicarsi sugli alberi, nascondere le ghiande… E per ogni scoiattolo ci fermavamo ad osservarlo e a scattare mille foto!
È stato molto emozionante passeggiare per Central Park tra le persone che facevano jogging, pattinavano o portavano a spasso il loro cane mentre sullo sfondo vedevamo i grattacieli delle strade a fianco.
The Edge è fortemente sconsigliato a chi soffre di vertigini come Franz ma la vista che si vede da quassù è spettacolare! L’organizzazione per accedere è perfetta e una volta in cima (si fanno 100 piani in meno di un minuto con l’ascensore) si può ammirare New York dall’alto.
L’High Line è una delle passeggiate più belle da fare a New York. Si tratta infatti di un parco lineare costruito su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata. Da qui si possono godere di bellissimi scorci sulla città, di graffiti, del traffico sottostante mentre si passeggia nel verde.
Little Island è praticamente un parco galleggiante sul fiume Hudson collegato alla terra ferma da due ponti percorribili a piedi. Qui ci si può fermare per rilassarsi, per leggere un buon libro o per ammirare New York da una nuova prospettiva. A noi è piaciuto molto.
Il Greenwich Village è il quartiere di New York che ci è piaciuto di più in assoluto. Noi abbiamo avuto la fortuna di passeggiare per le strade di questo quartiere nel periodo di Halloween perciò abbiamo potuto ammirare le bellissime decorazioni autunnali e proprio di Halloween sulle scale di molti appartamenti.
È principalmente un quartiere residenziale pieno di stradine piccole, molto diverse dal grande reticolato di Manhattan. Qui negli anni 50 nacque la Beat Generation e vi si radunarono poeti, scrittori, musicisti, cantautori e studenti e proprio qui nel 1959 nacque il movimento di liberazione omosessuale.
È in questo quartiere che sono stati ambientati molti film e telefilm di successo come Sex and The City (Carrie abitava proprio qui!), Friends, I Robinson e molti altri.
Eravamo troppo curiosi di conoscere Philip Mortillaro, famoso fabbro di New York che nel 1980 ha aperto il suo negozio di duplicazione chiavi: il Greenwich Locksmith. Il suo negozio è più piccolo del nostro ma assieme a suo figlio ha creato un arredamento davvero particolare: negli anni ha completamente ricoperto le pareti da chiavi come a formare un mosaico. Siamo riusciti anche a chiacchiere un po’ con Philip e suo figlio, nonostante il nostro inglese base, e a scambiarci i nostri biglietti da visita e alcuni suggerimenti. È stata davvero una bella esperienza conoscere un collega a New York!
Dopo tanti anni di partite di basket viste in tv, vedere dal vivo il Madison Square Garden e una partita di NBA è stato spettacolare! Se siete fan dell’NBA vi consigliamo di vedere almeno una partita dal vivo. L’aria che si respira, lo spettacolo, lo sport e il tifo sono qualcosa di magico.
Noi abbiamo avuto la fortuna di assistere alla prima partita della stagione, giocavano i New York Knicks contro i Boston Celtics e quindi essendo la prima, c’era una t-shirt in omaggio per ogni spettatore. È stato un regalo davvero gradito e ce la siamo messa subito addosso come hanno fatto quasi tutti. Abbiamo preso anche il ditone proprio come si vede nei film americani perché dentro il Madison Square Garden ci sono tantissimi negozi sia di abbigliamento che di cibo. Per noi è stata un’esperienza che rifaremmo subito anche se la squadra che tifavamo noi, i Knicks ha perso.
La Statua della Libertà si trova su Liberty Island, un’isola che si raggiunge con il traghetto dopo aver fatto dei controlli come in aeroporto. Perciò dopo la fila e l’attesa iniziale (a New York si sta in fila per qualsiasi cosa), ci siamo goduti la mini crociera che ci ha portato all’isola della Statua della Libertà. Nel biglietto tutto compreso c’è anche l’ingresso al museo che si trova sull’isola con l’audioguida. Un museo davvero ben fatto in cui viene spiegato come è stata ideata, come sono stati raccolti i soldi per costruirla e come è stata costruita. La visita dura poco più di un’ora e si può vedere anche la torcia originale della Statua. Per noi è stato davvero molto interessante perché viene spiegato bene anche il rapporto di amicizia tra la Francia e gli Stati Uniti e tutti gli sforzi che sono stati fatti per mantenere questo rapporto.
Usciti dal museo siamo andati sotto alla Statua della Libertà e qui l’emozione è stata travolgente. Non sappiamo bene spiegarvi il perché ma vedere dal vivo il simbolo della libertà e dell’indipendenza americana è stato bellissimo.
Da New York è difficile vedere la Statua perché molto lontana perciò noi vi consigliamo di restare ad Ellis Island ad ammirarla quanto preferite. Siamo rimasti qui più di tre ore a passeggiare sotto la Statua, a guardare lo skyline di New York e a mangiarci una slice di pizza. Momenti indimenticabili!
Pier 35 è un molo da cui si può vedere New York da un’altalena, cosa volere di più? Come consigliato dalla nostra travel designer Giada Pellizzari, abbiamo fatto in modo di essere qui per l’orario del tramonto per poter vedere questi colori bellissimi sullo skyline di New York. Le altalene sono solo 3 e quindi bisogna arrivare con abbastanza anticipo o sperare che chi è già seduto si stufi presto, ma ne vale davvero la pena.
Il MoMa è il museo d’arte moderna di New York consigliato su molte guide a noi però non è piaciuto. L’abbiamo trovato molto dispersivo, troppa gente contemporaneamente nonostante noi fossimo in fila prima dell’apertura ed organizzato male. Non è chiaro il percorso da fare, non sono segnalate bene le sale e i quadri. In più nel grande negozio al piano -1 ci sono anche gadget e libri su Jean_Michel Basquiat, artista i cui quadri non si trovano più in questo museo e nessuno ha saputo dirci dove poterli vedere.
Un vero peccato!
Little Italy è il famoso quartiere di New York dove si stabilirono i primi immigrati italiani. Non è molto grande ma è stato divertente visitarlo perché ricco di ristoranti con la classica tovaglia a quadri e i camerieri che parlano un italiano/americano molto folcloristico. Abbiamo deciso di provare uno di questi ristoranti per assaggiare i famosi spaghetti con le polpette (spaghetti with meatballs): piatto da replicare anche a casa!
Il Ponte di Brooklyn è uno dei simboli più conosciuti di New York e noi l’abbiamo percorso in entrambi i sensi in orari diversi. La passeggiata è breve, dura forse 20 minuti ma se vi fermerete a fare mille mila foto come noi, potrete rimanere qui anche più di un’ora!
Nel periodo in cui ci siamo stati noi, ottobre 2023, c’erano ancora le bancarelle con le calamite e i fotografi con la musica a palla perciò le canzoni che ci hanno accompagnato in entrambe le passeggiate sono state “Empire State of Mind” di Alicia Keys e Billie Jean di Micheal Jackson. Uno dei ricordi più belli che abbiamo di questo viaggio è proprio la passeggiata sul Ponte di Brooklyn e le sue canzoni nelle orecchie.
Dopo aver impiegato almeno 7 giorni per riuscire a guardare tutto “C’era una volta in America” (bello ma lento), non potevamo non venire a Dumbo per scattare la foto iconica. Purtroppo questo è un punto in cui c’è un sacco di gente a tutte le ore perciò è molto difficile riuscire a fare una foto da soli!
Franz è un grande fan del film “I guerrieri della notte”, un film del 1979 ambientato a New York. Per tutta la durata dei film, la gang dei Warriors scappa dalle altre gang di New York per rifugiarsi a Coney Island. Non potevamo quindi non fare una tappa proprio qui. È molto distante dal centro New York, infatti ci siamo arrivati dopo 40 minuti di metro ma la zona è bellissima.
Coney Island è proprio la zona con l’atmosfera tipica da film e telefilm americani: spiaggia, oceano, sabbia, luna park, musica, chioschi di hotdog e bibite in bicchieri giganti. È stato un pomeriggio molto piacevole, abbiamo provato anche qualche giostra e mangiato il famoso hot dog di Nathan’s. Da ritornarci!
Non abbiamo visitato il Met ma quando ce lo siamo trovato davanti, non abbiamo resistito a scattare la foto come Serena e Blair di Gossip Girl! 😂
Il Summit l’osservatorio che si trova in cima al grattacielo One Vanderbilt, alto ben 397 metri.
Abbiamo deciso di salire lo stesso anche se il tempo era piovoso perché le nuvole sembravano di passaggio ed infatti siamo riusciti a vedere il panorama comunque.
Qui ci sono tre stanze da visitare, ognuna con un “tema” diverso: una è interamente coperta da specchi facendo un gioco di riflessi, una dove fluttuano palloni riflettenti (e dove sarà impossibile non giocare) e una terrazza semi all’aperto. Il pezzo forte è il box sporgente in vetro, totalmente trasparente, compreso il vetro. Faceva davvero impressione camminarci sopra!
“La grande stazione centrale. È grande, ed è… centrale!”
Marty – Madagascar
Dicono porti fortuna toccare i testicoli del toro di Wall Street perciò dopo una lunga fila, anche Franz ci è riuscito!
Dicono che bisogna aver fortuna a trovare la caserma aperta perché i pompieri possono essere fuori in servizio. Noi abbiamo avuto molta fortuna perché abbiamo trovato la Caserma dei Ghostbusters aperta e abbiamo potuto acquistare anche la t-shirt con Slimer. Infatti anche se la caserma è in attività, i vigili hanno seguito la connessione con il film riempendo la caserma fuori e dentro di loghi con il famoso fantasma e varie t-shirt in vendita.
Nella maggior parte delle guide su New York sconsigliano di visitare l’Empire State Building perché, dicono, è l’unico osservatorio dal quale non si vede proprio l’Empire. Ma noi siamo curiosi e testardi per natura e perciò per fortuna, abbiamo deciso di visitarlo lo stesso. La vista è bellissima comunque, anche se in cima poi non si vede appunto l’Empire. Ma l’esperienza della salita è veramente unica. L’Empire State Building è infatti l’unico osservatorio tra quelli che abbiamo visitato che ha un percorso interno (alla base) in cui viene spiegato tutto il processo e la storia della costruzione con anche dei richiami ai vari film in cui l’Empire è di fatto il protagonista. Si possono fare le foto con King Kong per esempio, ma anche vedere tutte le locandine dei film che richiamano l’Empire. Noi, a differenza delle altre guide, lo consigliamo!
Questa è stata la nostra prima volta a New York perciò abbiamo deciso di scegliere un albergo il più possibile centrale, comodo, pulito e con una bella vista. Grazie anche ai suggerimenti della nostra travel designer Giada Pellizzari, abbiamo optato per il Hyatt Place Hotel Chelsea. Non potevamo fare scelta migliore. L’albergo ha un’ottima colazione, una posizione centrale (abbiamo preso la metro davvero pochissime volte) ma sopratutto una vista incredibile. A seconda della camera che viene assegnata, il panorama può essere l’Empire State Building e tutti i grattacieli vicini fino al The Edge, o Downtown fino al One World Trade Center. Come potete vedere dalle foto, noi eravamo al 36esimo piano con vista sull’Empire. Svegliarsi la mattina, tirare la tenda e vedere New York svegliarsi era il più bel buongiorno che potessimo mai desiderare. E la sera, stanchi per tutti i km percorsi a piedi, arrivare in camera e vedere l’Empire illuminato era la buonanotte perfetta. Noi ci siamo trovati molto bene e lo consigliamo a tutti quelli che conosciamo, unico accorgimento da avere è quello di fare colazione entro le 7:30 del mattino, perché poi nonostante i 4 ascensori, il tempo di attesa per scendere può essere lungo.
Questo è il racconto di cosa abbiamo visto la nostra prima volta a New York in 10 giorni.
È una città che ci ha rapito il cuore, immaginavamo ci sarebbe piaciuta ma è andata oltre ad ogni nostra aspettativa. Solo dopo che ci si è stati si capisce la potenza della vita a New York. Qui tutto è grande, luminoso, colorato, rumoroso, unico. Una città in cui progettiamo di ritornare per vedere ciò che ancora non abbiamo visto e per rivedere ciò che ci è piaciuto di più. A presto New York!
FRANCESCO MAGRINI - Classe 1978, fabbro da quando ho 14 anni. Apro finalmente il mio negozio a Trieste nel 2014 e da allora mi occupo di mettere in sicurezza le vostre case.
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FRANCESCO MAGRINI - Classe 1978, fabbro da quando ho 14 anni. Apro finalmente il mio negozio a Trieste nel 2014 e da allora mi occupo di mettere in sicurezza le vostre case assieme a mia moglie. Mi piace dire che possiedo il "master in duplicazione chiavi". Scatto anche molte foto dei miei lavori che potete vedere su Instagram. Se ancora non mi segui, corri a vedere le mie avventure!
IL POSTO DELLE CHIAVI
di Francesco Magrini
Partita IVA:
01252240328
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KRRH6B9
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15:30 – 18:30
Sabato e Domenica
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